RACCONTI DELLA SCAPIGLIATURA PIEMONTESE di G. CONTINI

 Quando veggo l’ aurora in cielo, a me vengono delle ragazze bionde nel cuore.

Me lo figuravo un vero amico, di quelli che indovinano l anima, anche quando tace la bocca.

Essi non sanno altro che il loro mestiere e la loro paga, non comprendono altro che la carne che mangiano e la cuccia in cui si coricano; sentono il caldo e il freddo ma non intendono la poesia che si scartoccia al mattino e la melodia chiudentesi nella sera. Che asini! Bisognerebbe affogarli tutti.

Del resto nessuno mi fece discendere nel cuore con una sola parola o con un solo sguardo quelle goccie d’ amore di famiglia che racconciano l anima dei bambini e ci rendono buona e dolce la vita

Mi viene voglia di piangere pensando al bacio misero che mi ha dato allora mio padre. Se egli mi avesse schioccato sulle guance due bacioni grossi, rotondi, rumorosi, di quelli che fanno ai loro marmocchi i babbi dei contadini e degli artigiani, sapete di quei bacioni che lasciano un isolotto di bianco sulla pelle , oh io forse sarei diventato un altro io.

I pensieri di un cervello abbandonato si intralciano da se stessi come piante cresciute alla rinfusa: che’ senza guida e senza ordine non si da ne educazione botanica, ne educazione umana.

Sentii il piu’ atroce dolore che provi sulla terra , ed e’ la noia ossia la mancanza di dolori. Noi nasciamo con un viluppo di nervi, di attivita e di forze. Farle agire, muovere, soffrire e’ la vera vita, il dolore e poi la gioia, totale: il lavoro. Invece lasciarle dormire e’ la morte che cammina, e’ la peggiore delle vite, ossia l ozio.

Mi inginocchiai, allungai le mani quasi a ghermire il gherone della sua tonaca rossa con certe pieghe che svolazzano davvero… poi ritirai e serrai le mani al petto facendo l atto di aprigli il cuore per mostraglielo come era pieno di miseria, di vuoto, di niente… e scongiurarlo che me lo colmasse della sua grazia.

Il genio senza la donna e’ come il gas illuminante prima che gli si avvicini la fiamma: non si vede, solo se ne sente il fetore: accosta egli la donna, il fiammifero, puff! Diventa un becco, un astro di luce.

L’ amore e’ una perla che brilla nel fondo del cuore, e irraggia al di fuori e al di dentro le cose e le persone; cosicche’, per esempio, io mi picco di conoscere un paio di stivali, se sono lavorati o finiti da un calzolaio innamorato.

Gia’ mi sentivo fecondato abbastanza dalla sua bellezza per l arte mia e per tutta la vita.

E’ strano come siano le idee negative quelle che danno le positive. La prigione del collegio fa conoscere ai bambini l amore della casa – l’ esilio e la semplice lontananza ci rivelano la nazione.

Siamo macchine elettriche cariche di fluido, che scatta e frizza e morde ad ogni toccatina su qualsiasi parte.

Amare e’ mangiare, distruggersi, confondersi. Anch’io volli mangiare e distruggere la scolara per vedere com’ era fatta e confondermi con lei.

Il suo cognome direi che aveva l’ autorita marinara di un doge e l olezzo sottile di un cespuglio in primavera.

Come sarebbe bella questa neve immensa per noi due; trovarci prigionieri insieme, volerci bene tutto il giorno, rincorrerci con la scopa per la fuga delle stanze, baciarci dietro un uscio e poi scendere in cucina a fare le cialde!

Le erano scomparsi tutti i denti: onde la sua chiacchera divenuta ventosa e piovigginosa faceva scappare il prossimo.

Tristano sii sempre buono, affinche il signore ti faccia venir grande e continui a darti tutte le sue sante benedizioni.

La signora pecca d ordine, e prende alla lettera gli articoli del codice, che impongono alla moglie di seguire il marito. Essa non lo lascia mai.

Sappiate che io ero fermo di non prendere mai donna, perche ho sempre tenuta vita cavalleresca e continuamente mi sono dilettato in cani ed in cavalli, ed essere molto molto libero di mia persona. Ma gia da qualche tempo io veggo che d’ ogni vera allegrezza questa mia vita e’ priva. E voglio mutare.

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