le notti bianche – di F. Dostoevskij

Il cielo era un cielo così stellato, così luminoso che, guardandolo, non si poteva fare a meno di chiedersi: è mai possibile che esistano sotto un simile cielo persone irritate e capricciose? Questa pure è una domanda giovane, caro lettore, molto giovane, ma che il Signore la mandi più spesso alla vostra anima!

…deliziato al vedere che la mia ragazza era intelligente: quando c’è la bellezza, questo non disturba mai.

Tuttavia quanto rendono meravigliosa una persona la gioia e la felicità come ferve un cuore innamorato! Sembra che tu voglia riversare tutto il tuo cuore in un altro cuore, vuoi che tutto sia allegro, che tutto rida! Ieri nelle sue parole c’era una tale dolcezza, una tale bontà verso di me nel cuore.

Vi ho offeso, ma sapete, se ami, non ricordi a lungo un’offesa. E voi mi amate! Vi ringrazio! Si! Vi ringrazio per quest’amore. Perchè è impress nella mia memoria, come un dolce sogno che ricordi a lungo dopo il risveglio; perchè ricorderò in eterno l’attimo in cui voi tanto fraternamente mi avete aperto il vostro cuore e tanto generosamente avete preso in dono il mio, afflitto, per proteggerlo, vezzeggiarlo, guarirlo….

Che sia chiaro il tuo cielo, che sia luminoso e sereno il tuo caro sorriso, che tu sia benedetta per l’attimo di beatitudine e di felicità che hai dato ad un altrui cuore solo, riconoscente!
Dio mio! Un intero attimo di beatitudine! Ed è forse poco seppure nell’intera vita di un uomo?…